PERCHÉ CREDERE?
José Antonio PagolaSono abbastanza gli uomini e le donne che un giorno sono stati battezzati dai suoi genitori e oggi non saprebbero definire con esattezza qual è la loro posizione davanti alla fede. Forse la prima questione che sorge nel loro interiore sia molto semplice: perché credere? Cambia forse la vita se si crede o se non si crede? Serve a qualcosa la fede?
Queste domande nascono dalla loro esperienza. Sono persone che poco a poco hanno lasciato da parte Dio nella loro vita. Adesso Dio non conta per nulla all'ora di orientare e dare un senso alla loro esistenza.
Quasi senza rendersi conto, un ateismo pratico si è istallato nel fondo del loro essere. Se Dio esiste o no lascia loro indifferenti. Tutto questo sembra piuttosto un problema strano che è meglio lasciare da parte per assentare la vita sopra basi più realiste.
Dio non significa nulla per loro. Si sono abituati a vivere senza di lui. Non sentono nostalgia o vuoto a causa della sua assenza. Hanno abbandonato la fede e tutto va bene nella loro vita, forse meglio di prima. Perché credere?
Questa domanda solo è possibile quando si è «stato battezzato con acqua», ma non hanno scoperto cos significa «essere battezzato con lo Spirito di Gesù Cristo». Quando si continua a pensare erroneamente che avere fede è credere una serie de cose molto strane che non hanno niente a che vedere con la vita, e ancora non conoscono l'esperienza viva di Dio.
Trovarsi con Dio significa sapersi accolti da lui nella solitudine; sentirsi consolati nel dolore e nella depressione; sapersi perdonati dal peccato e la mediocrità; sentirsi rinvigoriti nell'impotenza e la caducità; vederci impulsati ad amare e creare vita in mezzo alla fragilità.
Perché credere? Per viver la vita in pienezza; per situare tutte le cose nella loro autentica perspettiva e dimensione; per vivere più profondamente persino le cose più triviale e insignificanti.
Perché credere? Per avere il coraggio di essere umani fino in fondo; per non soffocare in nostro desiderio di vita fino l'infinito, per difendere la nostra libertà senza arrenderci a qualunque idolo; per rimanere aperti a tutto l'amore, la verità, la tenerezza che c'è in noi. Per non perdere mai la speranza nell'essere umano e nella vita.
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com